In ottobre, lo scenario celeste cambia aspetto. Le costellazioni che abbiamo ammirato per tutta l’estate lasciano il posto a quelle che domineranno i cieli delle fredde notti invernali. A ovest, infatti, tramontano in prima serata il Bovaro (Boote) con la gigante rossa Arturo; a seguire, Ercole con il suo celeberrimo ammasso globulare M13 e poi Ofiuco, la negletta tredicesima costellazione dello Zodiaco. Avremo ancora la possibilità di dare un ultimo sguardo sia al “Triangolo Estivo” formato dalle tre stelle più luminose del Cigno (Deneb), dell’Aquila (Altair) e della Lira (Vega), sia a tre costellazioni dello Zodiaco poco appariscenti: il Sagittario a ovest e il Capricorno e l’Aquario a sud-ovest. Per questi astri che ci lasciano, ecco arrivare dalla parte opposta, nel cielo orientale, le costellazioni tipicamente invernali: i Gemelli con le sue due luminose stelle Castore e Polluce; il Toro, con la splendida gigante arancione Aldebaran; l’Ariete, che segue le Pleiadi (‘a Puddara, di verghiana memoria), ammasso aperto formato da un paio di centinaia di stelle giovani che dominerà le notti autunnali, invernali e anche primaverili; i Pesci con le sue stelline poco appariscenti. Volgendo lo sguardo a nord-est possiamo scorgere la brillante stella Capella dell’Auriga. In direzione nord, si riconoscono il Gran Carro dell’Orsa Maggiore, in questo periodo assai basso sull’orizzonte, e dalla parte opposta ma alta nel cielo la costellazione di Cassiopea riconoscibile per la caratteristica forma a “W” con accanto Cefeo. A metà strada tra Cassiopea e il Gran Carro, vi è la Stella Polare del Piccolo Carro dell’Orsa Minore. E, ancora, tra Cassiopea e i Pesci, spicca l’asterismo del Grande Quadrato di Pegaso, il cavallo alato, molto alto nel cielo, quasi allo zenit, vale a dire sopra la nostra testa. Ricordiamo che uno dei vertici di questo quadrilatero è formato da una stella della costellazione di Andromeda, che si trova tra Cassiopea e i Pesci. Tra l’Auriga e Andromeda, è facilmente riconoscibile la “Y” rovesciata di Perseo. Nella costellazione di Andromeda è presente la galassia omonima, visibile a occhio nudo se il cielo è molto buio, ma è sufficiente un buon binocolo per poter ammirare la galassia più vicina alla Via Lattea, distante da noi due milioni e mezzo di anni luce (un anno luce vale nove mila miliardi e mezzo di chilometri), ha un diametro di circa 200 mila anni luce e contiene più di100 miliardi di stelle.
L’ultimo giorno del mese, il Sole passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia, alla latitudine di Catania le giornate si accorciano di 63 minuti dall’inizio del mese e, nella notte tra il 29 e il 30, torna in vigore l’ora solare. Per ciò che riguarda la Luna, vi saranno due noviluni, l’1 e il 30, il primo quarto il 9, piena il 16 e l’ultimo quarto il 22. Sabato 8 ottobre, in tutto il mondo si terrà la “Notte della Luna” per ammirare la congiunzione tra la Luna quasi al primo quarto e il pianeta Marte, nell’ambito della manifestazione “International Observe the Moon Night (InOMN) promossa dalla Nasa cui hanno aderito numerose organizzazioni, enti di ricerca, associazioni, tra cui l’Unione Astrofili Italiani. L’associazione Stelle e Ambiente di Catania ha organizzato per tale giorno, dalle 19 alle 21, un “Moonwatch Party” con osservazioni al telescopio della Luna e di Marte e conversazione-proiezione al Planetario di Zafferana Etnea.
Rapido excursus dei pianeti. Il minuscolo Mercurio è visibile a est al mattino, dove sorge un’ora prima del Sole, ma a fine mese diventa inosservabile perché troppo vicino al Sole. Il luminoso Venere sarà sempre più alto sull’orizzonte occidentale e, alla fine del mese, tramonta quasi due ore dopo il Sole. Il pianeta rosso Marte sarà in compagnia di Venere e Saturno, sull’orizzonte sud-occidentale, dove tramonta tre ore dopo il pianeta di Citera e due dopo il pianeta degli anelli. Giove non è osservabile, ma alla fine del mese sarà possibile rintracciarlo basso sull’orizzonte orientale avvolto dai bagliori dell’alba. Saturno si trova tra Marte e Venere, basso in direzione sud-ovest. Urano sarà in opposizione al Sole a metà mese, sarà perciò osservabile per tutta la notte, dal momento della sua apparizione in cielo a est al tramonto del Sole, alto a sud nelle ore centrali della notte fino al suo tramonto a ovest alle prime luci dell’alba. Nettuno è già alto nel cielo sud-orientale subito dopo il tramonto.
GIUSEPPE SPERLINGA