BRILLA SATURNO NEL CIELO DEL SOLSTIZIO ESTIVO
Giugno è il mese del solstizio estivo. Per i meteorologi, l’estate ha inizio l’1. Non è così per gli astronomi, che fanno cominciare la bella stagione il giorno del solstizio, che quest’anno cade il 21, alle 4.24 Tempo Universale (per l’Italia che adotta l’ora legale corrisponde alle 6.24) e sarà pure il giorno più lungo dell’anno. Quel giorno, alla latitudine di Catania, il Sole sorge alle 5.46 e tramonta alle 20.17: si avranno 14 ore e 31 minuti di luce. La nostra stella diurna si trova nella costellazione del Toro fino al giorno del solstizio, poi transita nella costellazione dei Gemelli. La Luna sarà al primo quarto l’1, piena il 9, all’ultimo quarto il 17, nuova il 24. Cominciamo la rassegna dei pianeti con il minuscolo Mercurio: nei primi giorni del mese, sorge poco prima del Sole e sarà difficile avvistarlo, perché molto basso nel cielo orientale, ma alla fine del mese è possibile individuarlo nel cielo occidentale, dove tramonta un’ora dopo il Sole. Il luminoso Venere sarà possibile vederlo prima del sorgere del Sole, nel cielo orientale. Il rosso Marte è ormai inosservabile, perché assai basso sull’orizzonte occidentale. Il gigantesco Giove è sempre l’astro più luminoso del cielo, a Sud-Ovest nelle prime ore della notte. Il signore degli anelli Saturno sarà il vero protagonista del cielo di giugno: il 15 sarà in opposizione al Sole, che è la condizione ideale per ammirare per tutta la notte questo splendido pianeta, che si trova alla minima distanza dalla Terra (circa un miliardo e 352 milioni di km), volgendo lo sguardo a Sud-Est nella prima parte della notte, a Sud nelle ore centrali e a Sud-Ovest prima dell’alba. Gli ultimi due pianeti gassosi, Urano e Nettuno, sono osservabili nella seconda parte della notte, a Est il primo, a Sud-Est il secondo. Infine, Plutone, il capostipite dei Plutoidi, sarà osservabile alla fine del mese per tutta la notte.
Nell’orizzonte di Sud-Est spicca la costellazione dello Scorpione, la cui silhouette è inconfondibile, con le tre stelle a destra quasi allineate in verticale che rappresentano le chele dell’uccisore del grande cacciatore Orione. Giunone mal sopportava gli uomini troppo vanitosi come Orione, che amava vantarsi della sua imbattibilità come cacciatore. La dea, allora, decise di punirlo ponendo uno scorpione lungo il sentiero che Orione percorreva ogni giorno e quando il cacciatore passò, lo scorpione lo punse mortalmente. Diana, dea della caccia e amica di Orione, implorò Giove di porre il corpo di Orione tra le stelle, ma anche Giunone pretese dal suo celeste coniuge che pure lo scorpione venisse posto in cielo per onorarlo come il conquistatore di Orione. Alla fine, Zeus le accontentò entrambe, ponendo sia Orione sia il suo uccisore nel cielo, ma in direzioni opposte in modo che non s’incontrassero mai. Non fidandosi dell’infido aracnide, il padre di tutti gli dei mise il Sagittario, pronto a scoccare la freccia, vicino allo scorpione per impedirgli di pungere ancora una volta Orione. A sinistra e in basso rispetto alle tre stelle delle chele, brilla la supergigante rossa Antares (alpha Scorpii), il cuore dello Scorpione. Il pianeta Marte era chiamato Ares dagli antichi Greci, che, colpiti dalla somiglianza di colore e luminosità tra Ares e questa stella, le diedero il nome di Antares, “il rivale di Ares”. La lunga coda dello Scorpione termina con il pungiglione rappresentato dalla stella Shaula (lambda Scorpii), la seconda stella più luminosa della costellazione, nonché la ventiquattresima stella più brillante dell’intera volta celeste, nonostante l’astronomo tedesco Johann Bayer nel suo monumentale atlante celeste Uranometria le ha assegnato la lettera lambda, cioè l’undicesima lettera dell’alfabeto greco, anziché la seconda, beta, come stabilito dalle regole della comunità astronomica internazionale. Altre costellazioni zodiacali facilmente riconoscibili sono la Bilancia (l’unico oggetto inanimato dello Zodiaco) e il Sagittario. Nel cielo occidentale, continua il lento tramontare del Leone e della Vergine. Alte nel cielo di giugno brillano Arturo, nella costellazione del Bootes, e Vega della Lira che insieme con Deneb del Cigno e Altair dell’Aquila forma l’asterismo del “Triangolo estivo”. Nel cielo settentrionale, spiccano le due Orse, la Minore con la Polare e la Maggiore a Nord-Ovest. Dalla parte opposta, si riconosce la coppia regale di Cassiopea e Cefeo, i genitori della bella Andromeda salvata da Perseo che corre in suo soccorso prima di essere divorata dal mostro marino Cetus.
GIUSEPPE SPERLINGA