Stelle e Ambiente

Mese: maggio 2017

BRILLA SATURNO NEL CIELO DEL SOLSTIZIO ESTIVO

BRILLA SATURNO NEL CIELO DEL SOLSTIZIO ESTIVO

Giugno è il mese del solstizio estivo. Per i meteorologi, l’estate ha inizio l’1. Non è così per gli astronomi, che fanno cominciare la bella stagione il giorno del solstizio, che quest’anno cade il 21, alle 4.24 Tempo Universale (per l’Italia che adotta l’ora legale corrisponde alle 6.24) e sarà pure il giorno più lungo dell’anno. Quel giorno, alla latitudine di Catania, il Sole sorge alle 5.46 e tramonta alle 20.17: si avranno 14 ore e 31 minuti di luce. La nostra stella diurna si trova nella costellazione del Toro fino al giorno del solstizio, poi transita nella costellazione dei Gemelli. La Luna sarà al primo quarto l’1, piena il 9, all’ultimo quarto il 17, nuova il 24. Cominciamo la rassegna dei pianeti con il minuscolo Mercurio: nei primi giorni del mese, sorge poco prima del Sole e sarà difficile avvistarlo, perché molto basso nel cielo orientale, ma alla fine del mese è possibile individuarlo nel cielo occidentale, dove tramonta un’ora dopo il Sole. Il luminoso Venere sarà possibile vederlo prima del sorgere del Sole, nel cielo orientale. Il rosso Marte è ormai inosservabile, perché assai basso sull’orizzonte occidentale. Il gigantesco Giove è sempre l’astro più luminoso del cielo, a Sud-Ovest nelle prime ore della notte. Il signore degli anelli Saturno sarà il vero protagonista del cielo di giugno: il 15 sarà in opposizione al Sole, che è la condizione ideale per ammirare per tutta la notte questo splendido pianeta, che si trova alla minima distanza dalla Terra (circa un miliardo e 352 milioni di km), volgendo lo sguardo a Sud-Est nella prima parte della notte, a Sud nelle ore centrali e a Sud-Ovest prima dell’alba. Gli ultimi due pianeti gassosi, Urano e Nettuno, sono osservabili nella seconda parte della notte, a Est il primo, a Sud-Est il secondo. Infine, Plutone, il capostipite dei Plutoidi, sarà osservabile alla fine del mese per tutta la notte.

Nell’orizzonte di Sud-Est spicca la costellazione dello Scorpione, la cui silhouette è inconfondibile, con le tre stelle a destra quasi allineate in verticale che rappresentano le chele dell’uccisore del grande cacciatore Orione. Giunone mal sopportava gli uomini troppo vanitosi come Orione, che amava vantarsi della sua imbattibilità come cacciatore. La dea, allora, decise di punirlo ponendo uno scorpione lungo il sentiero che Orione percorreva ogni giorno e quando il cacciatore passò, lo scorpione lo punse mortalmente. Diana, dea della caccia e amica di Orione, implorò Giove di porre il corpo di Orione tra le stelle, ma anche Giunone pretese dal suo celeste coniuge che pure lo scorpione venisse posto in cielo per onorarlo come il conquistatore di Orione. Alla fine, Zeus le accontentò entrambe, ponendo sia Orione sia il suo uccisore nel cielo, ma in direzioni opposte in modo che non s’incontrassero mai. Non fidandosi dell’infido aracnide, il padre di tutti gli dei mise il Sagittario, pronto a scoccare la freccia, vicino allo scorpione per impedirgli di pungere ancora una volta Orione. A sinistra e in basso rispetto alle tre stelle delle chele, brilla la supergigante rossa Antares (alpha Scorpii), il cuore dello Scorpione. Il pianeta Marte era chiamato Ares dagli antichi Greci, che, colpiti dalla somiglianza di colore e luminosità tra Ares e questa stella, le diedero il nome di Antares, “il rivale di Ares”. La lunga coda dello Scorpione termina con il pungiglione rappresentato dalla stella Shaula (lambda Scorpii), la seconda stella più luminosa della costellazione, nonché la ventiquattresima stella più brillante dell’intera volta celeste, nonostante l’astronomo tedesco Johann Bayer nel suo monumentale atlante celeste Uranometria le ha assegnato la lettera lambda, cioè l’undicesima lettera dell’alfabeto greco, anziché la seconda, beta, come stabilito dalle regole della comunità astronomica internazionale. Altre costellazioni zodiacali facilmente riconoscibili sono la Bilancia (l’unico oggetto inanimato dello Zodiaco) e il Sagittario. Nel cielo occidentale, continua il lento tramontare del Leone e della Vergine. Alte nel cielo di giugno brillano Arturo, nella costellazione del Bootes, e Vega della Lira che insieme con Deneb del Cigno e Altair dell’Aquila forma l’asterismo del “Triangolo estivo”. Nel cielo settentrionale, spiccano le due Orse, la Minore con la Polare e la Maggiore a Nord-Ovest. Dalla parte opposta, si riconosce la coppia regale di Cassiopea e Cefeo, i genitori della bella Andromeda salvata da Perseo che corre in suo soccorso prima di essere divorata dal mostro marino Cetus.

GIUSEPPE SPERLINGA

 

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ESCURSIONE AI MONTI SARTORIUS E ALLA GROTTA DELLA NEVE (ETNA NORD-EST)

L’associazione Stelle e Ambiente organizza per domenica 28 maggio una escursione ai monti Sartorius e alla grotta della Neve.
– COLAZIONE AL SACCO O PRANZO AL RIFUGIO CITELLI.
– EQUIPAGGIAMENTO PERSONALE: SCARPONCINI E BASTONCINI DA TREKKING, CAPPELLINO, FELPA, GIACCA VENTO, BORRACCIA, BINOCOLO.
– DIFFICOLTÀ: FACILE.
– PERCORSO A/R: 2 KM.
– I CASCHI DOTATI DI ILLUMINAZIONE ELETTRICA PER LA VISITA ALLA GROTTA DELLA NEVE SARANNO MESSI A DISPOSIZIONE DA STELLE E AMBIENTE.
– CONTRIBUTI (OBOLO):
€ 5,00 PER I NON SOCI – € 2,00 PER I SOCI.
– GUIDANO IL PROF. GIUSEPPE SPERLINGA E IL DOTT. IORGA PRATO CON LA COLLABORAZIONE DI DANILO LONGO.
RADUNI:
– ore 8.30 parcheggio del Parco Gioeni di via Angelo Musco
– ore 9.30 Milo.
INFO:
3288172095 – 3402161035 (WhatsApp).
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ESCURSIONE VALLE DEI SIELI E NECK VULCANICO DI MOTTA S. ANASTASIA (CT)

Domenica 21 maggio, escursione di mezza giornata nella Valle dei Sieli per “cogghiri cacucciuliddi” e visita dei basalti colonnari del Neck vulcanico di Motta S. Anastasia (Ct).
Guidano il prof. Giuseppe Sperlinga e la dott.ssa Giovanna Marletta.
Raduni:
– ore 8.30 parcheggio del parco Gioeni di via Angelo Musco;
– ore 9.15: parcheggio adiacente cimitero di Motta S. Anastasia.
EQUIPAGGIAMENTO: SCARPONCINI DA TREKKING, CAPPELLINO, BORRACCIA, BINOCOLO.
DIFFICOLTÀ: FACILE.
LUNGHEZZA PERCORSO A/R: 3 KM.
FINE ATTIVITÀ: ORE 13.
CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE:
– NON SOCI € 5,00
– SOCI € 2,00
Info:
info@stelleambiente.it;
3288172095 – 3402161035 (WhatsApp).

 

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IL CIELO DI MAGGIO ANNUNCIA L’ARRIVO DELL’ESTATE

Il cielo di maggio annuncia l’arrivo della bella stagione: a occidente sono ormai tramontate le costellazioni che hanno dominato il cielo nelle lunghe fredde notti invernali, mentre a oriente hanno già fatto la loro apparizione quelle che caratterizzeranno il cielo delle brevi ma prevalentemente serene notti d’estate. Ancora basso sull’orizzonte Est, infatti, esso apparire l’asterismo del Triangolo Estivo, i cui vertici sono formati dalle stelle Altair dell’Aquila, Deneb del Cigno e Vega della Lira. Spostando lo sguardo verso Sud-Est, si distingue la gigante rossa Antares, che è il cuore dello Scorpione, la Bilancia, la tredicesima costellazione zodiacale Ofiuco pervicacemente ignorata dagli astrologi e il Sagittario, mentre a Sud spiccano sia le stelle settentrionali del Centauro (una bella costellazione australe di grande estensione visibile anche dalle medie latitudini del nostro emisfero caratterizzata dal celebre ammasso globulare Omega Centauri, il più luminoso dell’intera volta celeste), sia il Leone con la stella Regolo (Piccolo Re) e la Vergine con la luminosa Spica, ormai alte nel cielo, che domineranno la volta celeste per tutto il mese di maggio. Nella mitologia greca, il Leone di Nemea era invulnerabile alle frecce e alla clava, ma Ercole uccise la belva strangolandola con le sue possenti mani. La Vergine era Astrea, la dea della Giustizia e figlia di Zeus e Themis, la titanide figlia di Urano e Gea, che oltre ad Astrea generò pure le Stagioni e le Moire o Parche. Volgendoci a Ovest, ecco le costellazioni dell’Idra, del Cancro e dei Gemelli sempre più basse sull’orizzonte. Terminiamo l’excursus della volta guardando a Nord, dove spiccano le costellazioni circumpolari, che sono quelle in rotazione intorno alla Stella Polare che non tramontano né sorgono mai, cambiando soltanto posizione durante l’anno e durante la notte: l’Orsa Minore con la Polare, la coppia regale formata dalla vanitosa regina Cassiopea e dal re Cefeo, il Bovaro con la luminosa Arturo (il guardiano dell’Orsa) e l’Orsa Maggiore, il cui prolungamento verso sud delle stelle del timone permette di individuare prima la rossa Arturo e poi l’azzurra Spica della Vergine. Nel cielo di Nord-Est, infine, in piena notte, appariranno le vere protagoniste del firmamento estivo: le costellazioni delle già citate Lira, Cigno e Aquila. Con l’ausilio di un piccolo binocolo è possibile ammirare numerosi oggetti celesti, tra cui val la pena osservare l’ammasso globulare M4 nella costellazione dello Scorpione, le Nebulose Trifida e Laguna nel Sagittario; l’ammasso stellare M44 del Presepe nel Cancro, il Doppio ammasso in Perseo, la galassia spirale M101 nell’Orsa Maggiore, la galassia spirale Sombrero M104 nella Vergine, il brillante ammasso globulare M13 nella costellazione di Ercole e altri ancora.

Il Sole si trova proiettato nella costellazione dell’Ariete fino al 13, dopo di che passa tra le stelle del Toro. Nel cielo fossile ammannito dagli astrologi, invece, la nostra stella diurna sarebbe sin dallo scorso 21 aprile tra le stelle del Toro e, il 22 maggio, transiterebbe tra quelle dei Gemelli. Coloro i quali si ostinano a continuare a credere sui presunti influssi astrali esercitati sul destino degli esseri umani quando consultano l’oroscopo sappiano che leggono quello di un altro. Aveva ragione il compianto Luigi Prestinenza, ideatore di questa rubrica di divulgazione astronomica, quando sosteneva che la lettura degli oroscopi dovrebbe essere preceduta da un’avvertenza, analogamente a quanto si fa con le sigarette: “Le previsioni astrologiche che leggerete non hanno alcuna base scientifica e aderenza con la realtà quotidiana”. Alla latitudine di Catania, le giornate continuano ad allungarsi e, alla fine del mese, il dì dura 44 minuti di più rispetto all’inizio. La Luna sarà al primo quarto il 3, plenilunio il 10, all’ultimo quarto il 19, novilunio il 25. Rapido excursus tra i pianeti. Mercurio è basso sull’orizzonte orientale, prima del sorgere del Sole, dove non sarà facile individuarlo perché avvolto dai bagliori solari. Il 27 maggio sarà possibile osservarlo meglio, perché il minuscolo pianeta “tuttonucleo” sorge quasi un’ora prima del Sole. Venere è assai luminoso nelle prime ore del mattino anch’esso sull’orizzonte orientale e, alla fine del mese, sarà abbastanza alto e sorgerà un paio d’ore prima del Sole. Marte è visibile di prima sera, appena tramontato il Sole, molto basso sull’orizzonte occidentale. Giove è l’astro più luminoso del cielo di maggio: nelle prime ore della notte culmina a Sud e, prima dell’alba, quando tramonta a occidente, dalla parte opposta del cielo ecco apparire Venere, che diventa così il pianeta più brillante. Ed eccoci a Saturno, ultimo pianeta visibile a occhio nudo: ritorna a brillare nel cielo serale, quasi a voler annunciare che sarà il vero protagonista dei cieli notturni dell’estate ormai alle porte. All’inizio del mese, basso sul cielo orientale, il pianeta degli anelli sorge prima della mezzanotte, ma alla fine di maggio lo possiamo già osservare intorno alle 22.30. Urano è ancora difficile da osservare, perché molto basso sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole, andrà meglio alla fine del mese, quando sorgerà quasi contemporaneamente a Venere. Nettuno è visibile a Sud-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Si rammenta che per poter osservare Urano e Nettuno, a causa della loro bassa luminosità, è necessario l’ausilio di un telescopio. Stesso discorso vale per l’osservazione di Plutone. Il capostipite della classe dei Plutoidi (una nuova categoria di membri del sistema solare istituita, nel 2008, dalla comunità astronomica internazionale) continua ad anticipare la sua apparizione sulla volta celeste e, alla fine del mese, sorge prima di mezzanotte basso sull’orizzonte sud-orientale.

Per concludere, ricordiamo le belle congiunzioni della Luna con i pianeti Giove (7 maggio, nella costellazione della Vergine con la brillante Spica), Saturno (tarda serata del 13 maggio), Venere (22 maggio prima del sorgere del Sole sull’orizzonte orientale, nella costellazione dei Pesci), Marte (27 maggio poco dopo il tramonto vicino al sottile falcetto di Luna crescente)

GIUSEPPE SPERLINGA

 

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3° CAFFE’ SCIENTIFICO: I CACUCCIULIDDI DELLA VALLE DEI SIELI DI MOTTA S. ANASTASIA (CT)

Sabato 20 maggio, alle 16.30, nella sede di Officina GammaZeta di via San Calogero 29 (zona Castello Ursino), la dott.ssa Giovanna Marletta, esperta botanica e consigliera dell’associazione Stelle e Ambiente, terrà il terzo Caffè Scientifico su “Aspetti etnobotanici e culinari dei «cacucciuliddi» della Valle dei Sieli di Motta S. Anastasia”.
Contributo di € 5,00 comprensivo di piccola degustazione.
I Caffè Scientifici sono organizzati dall’associazione Stelle e Ambiente con la collaborazione di Officina GammaZ.

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ESCURSIONE ALLA FERROVIA DISMESSA ALCANTARA-RANDAZZO: PONTE E GALLERIA SAN CATALDO, IN TERRITORIO DI MOTTA CAMASTRA.

 

DOMENICA 14 MAGGIO 2017 – ORE 8.30-13

ESCURSIONE ALLA FERROVIA DISMESSA ALCANTARA-RANDAZZO: PONTE E GALLERIA SAN CATALDO, IN TERRITORIO DI MOTTA CAMASTRA. 

PERCORREREMO UN PONTE FERROVIARIO E DUE GALLERIE, UNA DI 69,30 M (GALLERIA DI RINAZZO, SENZA AUSILIO DI TORCE ELETTRICHE) E UNA DI 333,30 M (GALLERIA DI SAN CATALDO, CON AUSILIO DI TORCE ELETTRICHE). 

DOPO AVER PERCORSO UN TRATTO DI 2,5 KM DELLA FERROVIA DISMESSA, SE VI RIENTRIAMO COI TEMPI DI PERCORRENZA PREVISTI, AGGIUNGEREMO LA VISITA DEI PLATANI RESIDUALI DELL’ALCANTARA, L’UNICA SPECIE AUTOCTONA DI PLATANO SICILIANO ANCORA OGGI PRESENTE LUNGO LE RIVE DEL FIUME, MA CHE UN TEMPO FORMAVA AREE BOSCATE DI GRANDE ESTENSIONE: I BOSCHI DI PLATANO DEL TORRENTE DI SAN CATALDO, CHE È IL NOME DELLA CONTRADA OMONIMA A PONTE, GALLERIA, IN TERRITORIO DI MOTTA CAMASTRA (MESSINA).

EQUIPAGGIAMENTO: SCARPONCINI DA TREKKING, CAPPELLINO, BORRACCIA, TORCIA ELETTRICA OBBLIGATORIA.

DIFFICOLTÀ: FACILE – FINE ATTIVITÀ: ORE 13.

INFO: 3288172095 – 3402161035 (WHATSAPP)

PARTECIPAZIONE APERTA A TUTTI CON CONTRIBUTO:

– € 5,00 NON SOCI – € 2,00 SOCI.

 

Raduni

Ore 8.30: parcheggio Parco Gioeni (via A. Musco)

Ore 9.15: area servizio Calatabiano Est autostrada Ct-Me prima dello svincolo Giardini Naxos.

Guidano

prof. Salvatore ARCIDIACONO

Prof. Giuseppe SPERLINGA

dott. Iorga PRATO

 

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2° CAFFE’ SCIENTIFICO: LE PIANTE SELVATICHE TOSSICHE E VELENOSE DEL TERRITORIO ETNEO: LEGGENDE E REALTA’

 

 

SABATO 13 MAGGIO 2017 – ORE 16.30-18

2° CAFFE’ SCIENTIFICO 2017 

OFFICINA GAMMAZ DI VIA SAN CALOGERO, 29 

CATANIA (ZONA CASTELLO URSINO)

IL PROF. SALVATORE ARCIDIACONO, ETNOBOTANICO E VICEPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE STELLE E AMBIENTE, TERRA’ UNA CONVERSAZIONE SUL TEMA:

“LE PIANTE SELVATICHE TOSSICHE E VELENOSE DEL TERRITORIO ETNEO: LEGGENDE E REALTA'”

Contributo € 5,00 comprendente una piccola degustazione.

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