Il quotidiano La Sicilia di oggi, martedì 28 maggio 2019, a pagina 57, pubblica la rubrica di divulgazione astronomica dedicata al cielo del mese, ideata e curata per oltre mezzo secolo dal compianto giornalista-astrofilo Luigi Prestinenza e, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2012, portata avanti da chi scrive.
Per facilitarne la lettura, ecco qui di seguito il testo:
GIOVE E SATURNO PROTAGONISTI DEL CIELO DI GIUGNO 2019
Giugno dovrebbe annunciare l’arrivo della bella stagione. Il condizionale, però, è d’obbligo, visto i capricci meteorologici degli ultimi tempi. In ogni caso, per i meteorologi, con il primo giorno del mese ha inizio l’estate, mentre per gli astronomi bisogna attendere il giorno del solstizio, che quest’anno cade alle 17.54 (ora legale italiana) del 21 giugno, con il Sole che proprio quel giorno transita dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli e raggiunge la massima altezza nell’emisfero boreale (a Roma arriva a circa 71°30’, a Milano è 68°, a Catania di 75°), con i raggi allo zenit su tutte le località che si trovano sul Tropico del Cancro. Ciò era noto, nel III secolo a.C., pure al grande Eratostene di Cirene, che riuscì a dimostrare la sfericità della superficie terrestre e ne calcolò, con buona approssimazione, la lunghezza della circonferenza meridiana, con buona pace dei terrapiattisti di oggi. L’astronomo greco sapeva che a mezzogiorno del 21 giugno, a Siene (l’odierna città egiziana di Assuan) i corpi non producevano ombra, mentre nello stesso momento ad Alessandria, distante 5.000 stadi egiziani e ritenuta sullo stesso meridiano, i raggi solari e la verticale condotta sull’osservatore formavano un angolo pari a un cinquantesimo di angolo giro, che riuscì a misurare con la scafe, un ingegnoso strumento emisferico cavo con infisso al centro uno stilo che proiettava la sua ombra sulle pareti graduate. Eratostene, quindi, moltiplicò per 50 la distanza tra Siene e Alessandria e ottenne la lunghezza di 250.000 stadi, che corrisponde a 39.375 chilometri, assai vicino alla lunghezza reale che è di circa 40 mila km. Il giorno del solstizio, alla latitudine di Catania, la durata del dì è di 14 ore e 31 minuti, uguale a quella del 19 e del 20. Vale a dire che per tre giorni sembra che il Sole si fermi. Solstizio, infatti, deriva dal latino e significa “Sole stazionario”, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto sino al 24 giugno (per quello invernale, il 25 dicembre): da quel momento, ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud sull’orizzonte (a nord per quello invernale). La data dei solstizi non è fissa, ritarda di circa 6 ore l’anno a causa della precessione degli equinozi, quello estivo cade il 20 o il 21 giugno, mentre quello invernale il 21 o il 22 dicembre. In pratica, il solstizio estivo torna il 21 giugno ogni 4 anni, quando arriva l’anno bisestile che rimette le cose in ordine per evitare lo scostamento tra il calendario e le stagioni (nel 2020, infatti, cadrà il 20 giugno).
La Luna sarà nella fase di novilunio il 3 giugno, al primo quarto il 10, piena il 17 (è la “Luna della fragola” degli indiani Algonchini perché questo mese era il periodo della raccolta delle fragole) e all’ultimo quarto il 25. Arriva l’estate e i pianeti giganti si mettono in mostra nel cielo serale. Giove, infatti, sarà all’opposizione il 10 giugno, si avrà massima visibilità del pianeta e sarà osservabile per l’intera notte: dopo il tramonto, lo vedremo apparire luminoso sull’orizzonte orientale e potremo seguirlo in cielo fino all’alba. È, questo, il miglior periodo per osservarlo al telescopio perché il gigantesco pianeta gassoso è alla massima luminosità e alla minima distanza dalla Terra. Saturno, all’inizio del mese, sorge un paio di ore dopo Giove e verso la mezzanotte sarà visibile sull’orizzonte sud-orientale. Gli altri due pianeti giganti: Urano è visibile a oriente prima che sorga il Sole, mentre Nettuno si mostra nella seconda parte della notte, nel cielo sud-orientale. Uno sguardo ai tre pianeti di tipo terrestre: Mercurio si può osservare in orario serale, basso sull’orizzonte occidentale, vicino al pianeta Marte, con cui sarà in congiunzione alle 22 del 18. Il 16 giugno, il minuscolo pianeta tuttonucleo tramonta un’ora e tre quarti dopo il tramonto del Sole e, il 23, raggiunge la massima distanza angolare dal Sole (elongazione), vale a dire che si troverà a poco più di 25 gradi dalla nostra stella diurna. Il luminoso Venere continua a sorgere un’ora prima del Sole, molto basso sull’orizzonte orientale. Il pianeta rosso Marte, come già detto per Mercurio, è visibile dopo il tramonto del Sole, molto basso sull’orizzonte occidentale.
Per finire, il consueto excursus delle costellazioni cominciando da quelle circumpolari che ruotano intorno alla Stella Polare, quelle che non tramontano né sorgono mai, cambiando soltanto posizione durante l’anno e durante la notte. Pure in giugno, in prima serata, si staglia in cielo la silhouette dell’Orsa Maggiore con le galassie M81 e M82 e la stella doppia formata da Alcor e Mizar, rispettivamente il “Cavallo” e il “Cavaliere”. A nord-est, è in risalita la coppia regale formata dalla vanitosa regina Cassiopea e Cefeo, re di Etiopia (l’odierno Libano) e genitori della bella Andromeda. A occidente, continuano a tramontare le costellazioni del Leone e della Vergine seguite dall’Ofiuco, la “tredicesima costellazione zodiacale” che fa sballare gli oroscopi astrologici. Dalla parte opposta del cielo, sono già visibili le tre luminose stelle che formeranno i vertici dell’asterismo del “Triangolo estivo”: Deneb del Cigno, Altair dell’Aquila e Vega della Lira. Approfondimenti nel sito internet dell’Unione Astrofili Italiani.
GIUSEPPE SPERLINGA
9 GIUGNO 2019: GIORNATA DI STELLE E AMBIENTE
GIORNATA DI STELLE E AMBIENTE
Domenica 9 giugno, dalle 9 alle 17, si terrà la giornata di Stelle e Ambiente, che si svolgerà secondo il seguente programma:
– raduni alle ore 9 al parcheggio del Parco Gioeni e alle 9.45 nel piazzale del santuario di Mompileri;
– alle ore 10, escursione nel bosco alle pendici di monte Arso (Ragalna);
– alle ore 13.30, pranzo sociale in agriturismo Boscoscuro (prenotazione obbligatoria entro le ore 21 di giovedì 6 giugno);
– alle 15.30, assemblea generale dei soci, nel corso della quale il presidente, prof. Giuseppe Sperlinga, presenterà il programma di attività culturale ed escursionistico per il secondo semestre dell’anno. Seguiranno l’elezione del Consiglio direttivo per il triennio 2019-2022 e il rinnovo delle quote annuali e iscrizioni.
Info e prenotazioni al 3288172095 – 3402161035 (whatsapp).
EQUIPAGGIAMENTO
SCARPONCINI O ROBUSTE SCARPE DA GINNASTICA, JEANS, CAPPELLINO, FELPA, GIACCA VENTO O K-WAY, BORRACCIA.
PARTECIPAZIONE LIBERA APERTA A TUTTI.
I “GIOIELLI” DI FIUMEFREDDO DI SICILIA: TORRE ROSSA, CASALE PAPANDREA E FOCE DEL FIUME FIUMEFREDDO
LOTTA ALL’INQUINAMENTO LUMINOSO, SI’ AL RISPARMIO ENERGETICO
Il quotidiano La Sicilia di oggi, lunedì 13 maggio 2019, pubblica l’intervento delle associazioni Stelle e Ambiente e WWF Sicilia Nord-Orientale sull’inquinamento luminoso e sul risparmio energetico. Coloro i quali ne condividono il contenuto sono invitati a condividerlo e a darne diffusione al fine di sensibilizzare sia i cittadini sia le amministrazioni comunali.
ACCENDIAMO LE STELLE, SPEGNIAMO LE LUCI LA’ DOVE NON SERVONO.
^^^^^^^^^^^^^^^
L’inquinamento luminoso è un vero e proprio attentato all’ambiente di cui ancora oggi si parla troppo poco, nonostante non sia mai venuto meno l’impegno delle associazioni ambientaliste e degli astronomi professionisti e amatoriali di tutt’Italia. I livelli smodati e mal regolati raggiunti dall’illuminazione pubblica e privata di città e anche di centri minori, addirittura di piccoli borghi hanno creato un riverbero di luci verso l’alto, nell’atmosfera, formando una sorta di schermo lattiginoso dietro il quale letteralmente sparisce il cielo stellato, che è uno dei più begli spettacoli della Natura, sparito dai cieli cittadini e pressoché sconosciuto alle nuove generazioni.
Se si prova a guardare verso Catania da Serra la Nave (Etna Sud) ciò che colpisce è il tappeto luminoso, praticamente senza soluzione di continuità, che si estende sotto i nostri occhi. Tutto ciò si verifica perché si illumina troppo, si illumina male e per troppe ore. Lo spreco è tale da potersi calcolare su un 30-40% in più di quel che sarebbe necessario spendere per l’illuminazione pubblica. Tradotto in cifre, quel 30-40% significa centinaia di migliaia di euro all’anno per una città come Catania, molti milioni di euro nel bilancio energetico di un Paese come l’Italia, soldi letteralmente gettati al vento dalle pubbliche amministrazioni, perlomeno quelle che non hanno capito il problema o, addirittura, non se lo sono posto, per ignoranza o disprezzo dello spreco, visto che si tratta di denaro pubblico. Per non dire dell’inquinamento atmosferico causato dal rilascio di anidride carbonica e di particelle inquinanti che si formano dalla combustione di molte tonnellate di combustibili fossili.
Nella città di Catania, che pure negli ultimi anni si è dotata di moderni impianti di illuminazione pubblica, si fa ancora oggi un cattivo uso dell’illuminazione pubblica e privata: troppe luci mal dirette, lateralmente e verso l’alto, cioè là dove non servono proprio a nulla, molti diffusori luminosi sono inadeguati, come quegli orribili globi di vetro utilizzati per illuminare una quantità di piazze, palazzi, vialetti e spiazzi condominiali, accesi tutta notte, pure quando ci si potrebbe accontentare di livelli d’illuminazione più bassi, nelle strade e nelle piazze svuotate dalle lunghe nottate invernali. Ciò, oggi, si può ottenere predisponendo lo spegnimento di metà o di un terzo dei diffusori oppure riducendo di una certa frazione il potenziale impiegato, con appositi dispositivi messi a disposizione dalle moderne tecnologie. Non è superfluo ricordare ciò che sta accadendo in Norvegia, che è il primo Paese a sperimentare i lampioni auto-oscuranti. Un’azienda norvegese ha sviluppato il primo sistema al mondo di controllo brevettato dei lampioni che riduce lo spreco di energia durante l’illuminazione di strade e altri luoghi pubblici, senza compromettere la sicurezza. Il sistema si chiama “Motion Sensing Street Lighting” e consiste in un’illuminazione che si attiva automaticamente non appena viene rilevato un movimento nell’area circostante. Si tratta di “lampioni intelligenti” che si accendono soltanto quando passano le auto o ci sono persone nelle vicinanze: in questo modo, si risparmiano grandi quantità di energia sull’illuminazione esterna. Nella capitale norvegese è stato sperimentato lungo un tratto di cinque miglia di un’autostrada: le luci a LED si abbassano al 20% quando non ci sono auto, biciclette o pedoni nell’area. In altre parole, è il primo sistema di illuminazione intelligente che si aziona solo quando e dove è necessario, riducendo l’inutile spreco di energia necessario per illuminare completamente le strade quando non c’è traffico e quando non c’è in giro nessuno. Il meccanismo è assai semplice: quando una nuova attività viene rilevata, la luce si accende e il rilevamento viene comunicato in modalità wireless via radio a un determinato numero di lampioni stradali, facendo sì che il consumo di energia si riduca significativamente senza compromettere la sicurezza in strada di automobilisti e pedoni.
Alla luce di quanto prima esposto, le Associazioni Stelle e Ambiente e WWF Sicilia Nord-Orientale, che sono da sempre in prima linea in difesa della Natura e attivamente impegnate nella lotta all’inquinamento luminoso divulgando la necessità e l’importanza del risparmio energetico, tenuto conto che la Sicilia pur essendo una Regione a Statuto speciale non ha mai legiferato in materia di inquinamento luminoso e risparmio energetico, condividono pienamente il documento della Delegazione di Catania della Lipu, pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” del 1° marzo 2019, nel quale si sostiene l’approvazione in tempi brevissimi di un Regolamento comunale al fine di disciplinare l’impiego e l’uso di diffusori luminosi adeguati per una drastica riduzione della diffusione delle luci pubbliche e private verso il cielo o in direzione delle facciate dei palazzi, vale a dire dove non serve.
Le scriventi Associazioni si rendono disponibili a qualsiasi forma di collaborazione scientifica e didattica in materia di inquinamento luminoso e risparmio energetico con la Città Metropolitana di Catania e auspicano decisi interventi per la riduzione del primo e per l’incremento dell’altro affinché essi non balzino alla ribalta soltanto in occasione della manifestazione nazionale “M’illumino di meno” della trasmissione “Caterpillar” di RaiRadio2, cioè una sola volta all’anno.
Prof. Giuseppe Sperlinga Vita Raiti
Presidente Stelle e Ambiente Presidente WWF Sicilia Nord-Orientale