Stelle e Ambiente

Mese: gennaio 2020

GIORNATA MONDIALE DELLE ZONE UMIDE: LA TIMPA DI LEUCATIA

DOMENICA 2 FEBBRAIO 2020 – ORE 9-13
RADUNO: ORE 9 PARCHEGGIO DEL PARCO GIOENI DI VIA ANGELO MUSCO

GIORNATA MONDIALE DELLE ZONE UMIDE
ESCURSIONE ALL’AMBIENTE UMIDO DELLA TIMPA DI LEUCATIA

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLE ZONE UMIDE, L’ASSOCIAZIONE STELLE E AMBIENTE PROPONE UNA ESCURSIONE DI MEZZA GIORNATA ALLA RISCOPERTA DELL’AMBIENTE UMIDO D’ACQUA DOLCE DELLA TIMPA DI LEUCATIA SEGUENDO UN PERCORSO LUNGO 3 KM CHE SI SNODA DA VIA TITO MANLIO MANZELLA A VIA BALATELLE TRA STORIA E NATURA IN UN PATRIMONIO NATURALE DA TUTELARE, VALORIZZARE E FRUIRE.
EQUIPAGGIAMENTO: JEANS, FELPA O PILE, SCARPONCINI DA TREKKING O STIVALI DI GOMMA AL POLPACCIO (FACOLTATIVI), CAPPELLINO, GIACCA A VENTO, BORRACCIA, BINOCOLO.

GUIDA IL PROF. GIUSEPPE SPERLINGA CON LA COLLABORAZIONE BOTANICA DEL PROF. SALVATORE ARCIDIACONO.
CONTRIBUTO (OBOLO): € 5,00 NON SOCI – € 2,00 SOCI
INFO: 3402161035 (WHATSAPP).

*****************************************

LA PARTECIPAZIONE ALLE PASSEGGIATE URBANE E ALLE ESCURSIONE DELL’ASSOCIAZIONE STELLE E AMBIENTE COMPORTA LA CONFERMA DI NON AVERE ALCUNA PATOLOGIA FISICA O PSICHICA CHE POSSA METTERE A RISCHIO LA PROPRIA INCOLUMITÀ E/O QUELLA DEGLI ALTRI PARTECIPANTI, NONCHÉ DI ESSERE A CONOSCENZA DEI RISCHI OGGETTIVI CONNESSI ALL’ATTIVITÀ CUI SI PARTECIPA.

ADERENDO ALL’INIZIATIVA, SI ACCETTA LA POSSIBILITÀ DI ESSERE FOTOGRAFATI E/O FILMATI AI FINI DOCUMENTALI DELLE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE STELLE E AMBIENTE EVENTUALMENTE ANCHE SU FACEBOOK, SITO WEB, STAMPA.

LA PARTECIPAZIONE ALLE PASSEGGIATE URBANE E ALLE ESCURSIONE DELL’ASSOCIAZIONE STELLE E AMBIENTE COMPORTA LA CONFERMA DI NON AVERE ALCUNA PATOLOGIA FISICA O PSICHICA CHE POSSA METTERE A RISCHIO LA PROPRIA INCOLUMITÀ E/O QUELLA DEGLI ALTRI PARTECIPANTI, NONCHÉ DI ESSERE A CONOSCENZA DEI RISCHI OGGETTIVI CONNESSI ALL’ATTIVITÀ CUI SI PARTECIPA.

ADERENDO ALL’INIZIATIVA, SI ACCETTA LA POSSIBILITÀ DI ESSERE FOTOGRAFATI E/O FILMATI AI FINI DOCUMENTALI DELLE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE STELLE E AMBIENTE EVENTUALMENTE ANCHE SU FACEBOOK, SITO WEB, STAMPA.

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I GIOIELLI DELL’ANTICO CORSO: BASTIONI, LAVA DEL 1669 E MERIDIANA DEI BENEDETTINI

 DOMENICA 26 GENNAIO 2020

ORE 9-13

I GIOIELLI DELL’ANTICO CORSO

I BASTIONI DEGLI INFETTI, DEL TINDARO E DI S.GIOVANNILA COLATA LAVICA DEL 1669COME FUNZIONA LA MERIDIANA DI SARTORIUS E PETERS

GUIDANO

IL PRESIDENTE PROF. GIUSEPPE SPERLINGA E IL SOCIO FRANCESCO ANDRONICO, CON LA COLLABORAZIONE GNOMONICA DELL’AMICO GEOM. MICHELE TROBIA.

PERCORSO AD ANELLO LUNGO 5 KM

IN CASO DI CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE, LA PASSEGGIATA SARA’ ANNULLATA E RINVIATA A DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020.

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IL CIELO DEL 2020 E DI GENNAIO

IL CIELO DEL 2020 E DI GENNAIO

Non occorre la sfera di cristallo o dare credito alle farneticazioni ammannite dagli astrologi per conoscere cosa ci riserva il cielo del 2020. Chi ci permette di “leggere” correttamente il cielo che verrà è la Meccanica celeste, la branca della Fisica che studia il moto dei corpi celesti. Sappiamo, infatti, che il nuovo anno non ha in serbo fenomeni clamorosi, ma non mancheranno eventi astronomici meritevoli di essere seguiti, come l’opposizione di Marte del prossimo 13 ottobre. Iniziamo il nostro excursus nel Sistema solare con l’elusivo Mercurio, che avremo la possibilità di scorgere, alto una quindicina di gradi sull’orizzonte occidentale, sotto il luminoso Venere, tra le luci del crepuscolo serale, nei primi giorni di febbraio e alla fine di maggio. Il minuscolo pianeta lo vedremo all’alba nella seconda metà di luglio e a metà novembre, sempre posto al di sotto di Venere, con il pianeta di Citera che sarà Vespero (“stella della sera”) fino a maggio e Lucifero (“stella del mattino”) da fine giugno fino a settembre. Marte tornerà a essere visibile e, alla fine di marzo, prima dell’alba, sarà in congiunzione con Giove e Saturno, brillando come un rubino tra i due giganti gassosi del nostro sistema planetario. Giove tornerà a splendere nel cielo del mattino a cavallo tra gennaio e febbraio e si avvicinerà al pianeta degli anelli sempre più nel corso dell’anno. Urano e Nettuno, infine, saranno osservabili con crescente difficoltà la sera per riapparire in primavera nel cielo del mattino. Gli sciami meteorici: nella notte fra il 3 e il 4 gennaio, il cielo sarà solcato dalle Quadrantidi (fino a un centinaio di meteore all’ora), la cui osservazione, nella prima parte della notte, sarà disturbata dal chiarore della Luna crescente. Andrà meglio la notte del 12-13 agosto con le più note Perseidi (60 meteore all’ora), perché la Luna sarà all’ultimo quarto e sorgerà dopo la mezzanotte. Ancora migliore sarà l’osservazione delle Geminidi (13-14 dicembre), il cui picco si verificherà durante il novilunio. Altri sciami di meteore da non perdere sono le Liridi (22-23 aprile) con 20 meteore all’ora e senza disturbo lunare; le Eta Aquaridi (6-7 maggio) con una trentina di “stelle cadenti” all’ora; le Orionidi (21-22 ottobre) con 20 meteore all’ora; le Leonidi (17-18 novembre) con una quindicina di meteore all’ora. L’anno nuovo, purtroppo, sarà povero di comete apprezzabili a occhio nudo. Ci dovremo accontentare della “C/2017 T2” (PanSTARRS), che sarà visibile al telescopio fino ad agosto. Ma se lo spettacolo delle comete langue, ancor meno invitante è quello delle eclissi. Si verificheranno soltanto quattro eclissi di Luna e tutte di penombra (nessuna parziale o totale), tre delle quali saranno visibili dall’Italia, il 10 gennaio, il 5 giugno e il 5 luglio, mentre quella del 30 novembre sarà inosservabile dal nostro Paese. Saranno soltanto due le eclissi di Sole: la prima, il 21 giugno, sarà anulare e la vedranno dall’Africa, penisola arabica, Pakistan, India, Cina e Taiwan, mentre dall’Italia centro-meridionale riusciremo a vedere soltanto una piccola parte del Sole coperta dal cono d’ombra della Luna. La seconda, quella del 14 dicembre, sarà totale e non sarà visibile dall’Italia.

Nel cielo di gennaio, a est, cominciano ad apparire le costellazioni zodiacali del Cancro e del Leone. Dalla parte opposta, si avviano al tramonto l’Ariete e i Pesci, al di sopra delle quali, procedendo verso est si notano Pegaso, Andromeda, Perseo e l’Auriga con la luminosa Capella, la mitologica capretta Amaltea con il latte della quale fu nutrito Zeus. Nel cielo meridionale continua a giganteggiare il grande cacciatore Orione, vero protagonista del cielo invernale, come sempre in compagnia dei suoi due cani: Sirio del Cane Maggiore e Procione del Cane Minore.

GIUSEPPE SPERLINGA

NEL DEGRADO GLI SPAZI ESTERNI DEL MONASTERO BENEDETTINO E DELLE TERME ROMANE DI PIAZZA DANTE A CATANIA

Il livello di inciviltà a Catania ha ormai superato ogni limite di tolleranza. Le varie amministrazioni comunali sono state impotenti (e, talvolta, pure conniventi) ad arginare il degrado morale e comportamentale della stragrande maggioranza dei catanesi che sembra dilagare in maniera irrefrenabile.

Ma se pure l’Università, massimo tempio della Cultura, si dovesse adeguare a questo andazzo, tollerando il degrado all’interno di uno degli edifici storici più imponenti e importanti, qual è il Monastero dei Benedettini di piazza Dante, allora davvero dovremo rassegnarci a considerare questa città irredimibile. Purtroppo.

La Sicilia di oggi, martedì 14 gennaio 2020, pubblica un servizio a firma di chi scrive sul degrado ambientale in cui versa la zona di piazza Dante, sia all’interno del Monastero (Università) sia all’esterno (Comune), con i ruderi delle Terme romane ancora una volta oltraggiate dalla presenza dei rottami di una moto.

Facciamo sentire la nostra voce contro il degrado che sta soffocando la città di Catania, prima che sia davvero troppo tardi.

Giuseppe Sperlinga

 

MONASTERO DEI BENEDETTINI E TERME ROMANE DI PIAZZA DANTE TRA INCURIA E DEGRADO

Il grazioso mercatino “A fera bio”, che si svolge nella mattinata di ogni seconda domenica del mese negli spazi esterni del monastero dei Benedettini di piazza Dante, attira numerosi catanesi e turisti, molti dei quali entrano per acquistare i prodotti in vendita e non solo. Qualcuno, infatti, si mostra interessato pure alla conoscenza del luogo e si spinge oltre le bancarelle, ne approfitta per vedere da vicino le lave dell’eruzione del 1669 che danneggiarono l’ala occidentale del cenobio dei monaci cistercensi. lasciata l’area pulita e ordinata dove si svolge il mercatino, la situazione cambia da così a così, purtroppo in peggio. Uno dei cestini dei rifiuti del marciapiede che costeggia l’ingresso alle aule, è stato divelto da qualche incivile e giace per terra, svuotato dei rifiuti in esso contenuti. I bagni, già alle 11.30, versano in uno stato di precaria igienicità: sporcizia ovunque, due gabinetti su tre per signora praticamente inutilizzabili per la lordura e la carta igienica sporca gettata sul pavimento. Si torna all’esterno e, svoltato l’angolo, si para davanti al visitatore una muraglia basaltica alta più di una dozzina di metri: sono le lave della devastante colata che, tre secoli e mezzo fa, dai monti Rossi, raggiunsero e distrussero parzialmente la parte occidentale della città di Catania. Qui, tra la fine di aprile e i primi di maggio del 1669, le mura cittadine cedettero all’urto della lava nel tratto compreso tra il Bastione degli Infetti e quello del Tindaro, un nuovo afflusso di lava si sovrappose ai precedenti e causò uno squarcio di una cinquantina di metri: la lava riuscì a penetrare e ad avanzare verso la chiesa e il monastero di San Nicolò l’Arena, s’addossò alle loro possenti mura, che furono travolte ma non distrutte del tutto e sono ancora oggi visibili, mentre una lingua di lava s’infiltrò all’interno dell’edificio invadendone le cucine. Ebbene, al visitatore non è data alcuna informazione storico-naturalistica di ciò che vede, perché non sono mai stati apposti dall’Università cartelli in italiano né in altre lingue straniere, come sarebbe opportuno fare visto che il complesso monastico è quotidianamente frequentato sì da studenti, ma pure da turisti. A peggiorare il contesto, bisogna aggiungere pure il desolante stato di degrado e di abbandono in cui versa l’intera ala occidentale dell’edificio, dove alligna spazzatura di ogni tipo alla base del costone roccioso lavico, nell’ultimo tratto giacciono per terra, ammassati disordinatamente le une sugli altri, basole e pilastrini lavici, contenitori in pietra a sezione circolare, frammenti metallici arrugginiti, plastica, un cestino della spazzatura rotto e, infine, tubi con cavi elettrici (?) che dall’alto penetrano nel sottostante edificio, la cui scala di accesso è illuminata pur essendo in pieno giorno. Per non dire della presenza di un furgoncino parcheggiato da chissà chi e quando.

All’esterno del monastero benedettino, tra i ruderi delle Terme di epoca romana, non poteva mancare la sorpresa (si fa per dire) finale. I marciapiedi sono tutti impercorribili per le auto lasciate in sosta e di vigili urbani neppure l’ombra, figurarsi. Il sito è insolitamente pulito (ma forse è meglio dire che vi è meno spazzatura del solito) e la vegetazione spontanea non ha raggiunto sviluppi tali da occultare il balneum romano, che peraltro andrebbe meglio segnalato con apposita segnaletica turistica. A deturparlo, però, è la presenza di una piccola moto (giocattolo? vera?) scaraventata nottetempo da incivili rimasti ignoti. È proprio vero che, in questa irredimibile città, al peggio non vi è fine.

GIUSEPPE SPERLINGA

 

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LE CHIESE DI S. CHIARA E SAN GIUSEPPE AL TRANSITO, L’OTTOCENTESCO MACELLO DI VIA ZURRIA, EPIGRAFI ED EDICOLE VOTIVE

DOMENICA 19 GENNAIO 2020 – ORE 8.45-13

DOPO LA PAUSA NATALIZIA, RITORNANO LE ATTIVITA’ DOMENICALI DELL’ASSOCIAZIONE “STELLE E AMBIENTE” PASSEGGIANDO PER VANEDDE, VICOLI E CUTTIGGHI DI SAN CRISTOFORO ALLA RICERCA DI EPIGRAFI, EDICOLE VOTIVE, ALTARINI.

ANDREMO A RISCOPRIRE LE CHIESE DI SANTA CHIARA E DI SAN GIUSEPPE AL TRANSITO CON I TESORI CHE CUSTODISCONO AL LORO INTERNO (OPERE D’ARTE RELIGIOSA, SEPOLCRO CINQUECENTESCO, CRIPTA SOTTERRANEA).

CONTRIBUTO (OBOLO): € 6,00 NON SOCI – € 4,00 SOCI COMPRENSIVO DEL TICKET PER LA VISITA DELLA CRIPTA DELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE AL TRANSITO.

GUIDANO IL PRESIDENTE PROF. GIUSEPPE SPERLINGA E IL SOCIO FRANCESCO ANDRONICO.

RADUNO: ORE 8.45 IN PIAZZA DANTE, SUL SAGRATO DELLA BASILICA MONUMENTALE DI SAN NICOLO’ L’ARENA.

INFO: 3288172095 – 3402161035 (WhasApp)

NON E’ NECESSARIA ALCUNA PRENOTAZIONE.

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