Stelle e Ambiente

Mese: giugno 2021

 

logo-sea-2021jpg

Associazione per la ricerca e divulgazione astronomica e ambientale

 “Marcello La Greca”

Catania

Presidente: prof. Giuseppe Sperlinga

Contatti: 3402161035 (WhatsApp) –  info@stelleambiente.it   –   www.stelleambiente.it

 

 

Oggetto: Capitozzatura Jacarande ed Eucalipti

Catania, 15 giugno 2021

 

Polizia tutela ambientale

Comune di Catania

vigilanzaambientale.pm@comune.catania.it

 

Procura Distrettuale della Repubblica

Catania

segreteriapenale.procura.catania@giustiziacert.it

 

E, p.c.            

Servizio Tutela e Gestione del Verde Pubblico

Comune di Catania

serviziotutelaverde@comune.catania.it    

 

Assessore all’Ambiente

Comune di Catania

assessorato.ecologia@comune.catania.it

fabio.cantarella@comune.catania.it

 

Comandante della Polizia Locale

Comune di Catania

comune.catania@pec.it

 

Quotidiano “La Sicilia”

Catania

cronaca@lasicilia.it

 

Il sottoscritto Giuseppe Sperlinga, presidente pro tempore dell’Associazione “Stelle e Ambiente” di Catania, espone quanto segue:

  • il Comune di Catania con delibera di Consiglio n. 21 del 6-8-2019 si è dotato di un Regolamento per i Verde Pubblico e Privato per il territorio comunale;
  • all’art. 3 del suddetto Regolamento del Verde sono individuate le fattispecie normate e in particolare al punto C individua le alberature stradali;
  • all’art. 18 del suddetto Regolamento relativo alla Potatura degli alberi è tassativamente vietata la pratica della capitozzatura, ovvero i tagli che interrompono la crescita apicale del fusto e quelli pratica su branche aventi diametro superiore a 25 cm o che comportano una drastica riduzione della chioma maggiore del 70%”;
  • il M. 4-4-2020 del Ministero dell’Ambiente sui Criteri Ambientali Minimi sul Verde All. 1 – E – 11 vieta “ la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione”; “ Gli interventi di potatura devono essere svolti unicamente da personale competente in periodo che non arrecano danni alla pianta e non creano disturbo all’avifauna nidificante ed effettuati  solo nei casi strettamente necessari”.
  • La capitozzatura e le potature drastiche sono definite una pratica inaccettabile e una forma di negligenza gestionale dalle Linee Guida del ministero dell’Ambiente (pag.41) https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/comitato%20verde%20pubblico/lineeguida_finale_25_maggio_17.pdf.

Tutto ciò premesso, nella città di Catania si continua a capitozzare sia in primavera, come è accaduto nello slargo formato dall’incrocio delle vie Pedara e Generale di San Marzano, a Canalicchio, dove gli operai della Catania Multiservizi hanno barbaramente mutilato otto eleganti alberi di Jacaranda mimosifolia, sia nel mese di giugno, cioè all’inizio dell’estate. Qualche giorno fa, infatti, sono stati brutalmente capitozzati gli unici tre alberi di Eucalipto presenti nell’aiuola spartitraffico di viale della Costituzione, nel tratto adiacente l’Istituto Leonardo da Vinci.

Verosimilmente, tali ordini sono stati impartiti dal Servizio tutela e gestione del Verde pubblico del Comune di Catania pur in aperta violazione delle prima citate norme contenute sia nel “Regolamento del verde pubblico e privato della città di Catania”, sia nel D.M. 4-4-2020 del Ministero dell’Ambiente.

A parere dello scrivente, nell’un caso e nell’altro:

– sono stati capitozzati alberi in ottimo stato di salute, non avevano rami bassi o sporgenti sulla strada o nelle vicine abitazioni né presentavano seccume nella chioma e, dunque, non costituivano alcun pericolo per passanti, automobilisti e residenti;

– per la moderna arboricoltura, gli alberi non devono mai essere drasticamente potati, né devono essere sottoposti a capitozzatura che comporta la privazione della loro chioma, della quale bisogna rispettare scrupolosamente la forma e le dimensioni per evitare danni biologici alla pianta. Non è superfluo ricordare che la miglior potatura è quella che non si vede, che tende a eliminare il secco e i rami rovinati, permettendo il passaggio della luce in ogni punto della chioma. Infine, per non provocare danni all’albero non bisogna ridurre la chioma oltre il 25 per cento (articolo 18 del Regolamento del Verde pubblico e privato della città di Catania);

– per eseguire tali operazioni inutili e dannosi per gli alberi, è stato impiegato il personale della Catania Multiservizi, società partecipata del Comune di Catania, con conseguente spreco di denaro pubblico che potrebbe configurarsi quale reato di danno erariale.

Pertanto, si chiede di accertare se sono state violate le succitate norme esistenti in difesa del Verde pubblico cittadino e di essere messo a conoscenza dell’esito della segnalazione.

Cordialità

            IL PRESIDENTE

                                                                            Prof. Giuseppe Sperlinga

 

*^*^*^*^*^*

Prof. Giuseppe Sperlinga

Presidente associazione “Stelle e Ambiente” Catania

Giornalista pubblicista (Tessera Ordine Nazionale dei Giornalisti n. 61948)

Già Direttore delle Riserve Naturali Integrali “Grotta Monello” (Siracusa) e “Grotta Palombara” (Melilli) dell’Università degli Studi di Catania

giuseppe.sperlinga@libero.it – giuseppesperlinga@pecgiornalisti.it

Cell. 3402161035 (WhatsApp)

APPENDICE FOTOGRAFICA

 

Gli alberi di Jacaranda mimosifolia capitozzati nello slargo vie Pedara-Generale S. Marzano

1-capitozzatura-jacarande-via-pedara 3-capitozzatura-jacarande-via-pedara capitozzatura-jacarande-via-pedara-25aprile2021-1 capitozzatura-jacarande-via-pedara-25aprile2021-4 capitozzatura-jacarande-via-pedara-25aprile2021-5

Due dei tre Eucalipti capitozzati in viale della Costituzione

sdr

dav

sdr

eucalipti-viale-della-costituzione-prima-e-dopo-2021

eucalipto-inizio-viale-della-costituzione-prima-e-dopo

 

 

 

 

 

GEOSITI CARSICI DEL PARCO DEGLI IBLEI di Rosario Ruggieri (Cirs Ragusa)

Il quotidiano La Sicilia di oggi, martedì 15 giugno 2021, pubblica la recensione a firma di chi scrive del libro “GEOSITI CARSICI DEL PARCO DEGLI IBLEI” di Rosario Ruggieri, geologo e speleologo (e non solo) profondo conoscitore e studioso del comprensorio ibleo.
Per facilitare la lettura dell’articolo, ecco qui di seguito il testo pubblicato:
Biodiversità è un termine ben radicato nel linguaggio di tutti i giorni ed è utilizzato in vari ambiti culturali, nella ricerca scientifica, pure nel campo giornalistico. Altrettanto non può dirsi per l’equipollente abiotico, la geodiversità, che è l’insieme degli elementi geologici, geomorfologici, idrologici e pedologici che caratterizzano una determinata area geografica. La geodiversità di un territorio è rappresentata dai geositi, i quali sono beni naturali geologici e geomorfologici non rinnovabili e di elevato valore scientifico e ambientale, oltre a essere di fondamentale importanza per le diverse specie animali e vegetali. Nel 2012, la Sicilia è stata la prima regione italiana a dotarsi di uno strumento legislativo per la tutela e la valorizzazione dei geositi, i quali, fino a oggi, sono 85, di cui 76 ricadenti all’interno di parchi e riserve naturali, 3 di rilevanza mondiale e 6 mondiale e nazionale.
Il comprensorio ibleo è ricco di geositi, tutti noti agli studiosi, agli speleologi e agli escursionisti naturalisti. Rosario Ruggieri è uno di questi, è ragusano doc, geologo e speleologo che ha svolto un’attività esplorativa negli ambienti carsici di tutte le latitudini del pianeta da quasi mezzo secolo e, naturalmente, è un profondo conoscitore degli Iblei grazie all’attività esplorativa e di ricerca svolta dal Centro ibleo ricerche speleo-idrologiche (Cirs), di cui è stato il fondatore nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso. Ruggieri, oggi, è riuscito a condensare i dati acquisiti in anni di ricerche nel volume “Geositi carsici del Parco degli Iblei”, avvalendosi della collaborazione di Iolanda Galletti (Cirs) per gli aspetti naturalistici, di Giuseppina Milceri (ArcheoClub Rosolini) per quelli archeologici e del nisseno Salvatore Tricomi per quelli minerari “al fine di fornire il giusto riconoscimento al contesto geomorfologico carsico, naturalistico e storico-antropico che caratterizza l’area iblea, questa estrema parte emersa della piattaforma africana della quale le singolarità naturali sono state modellate nel tempo dalla forza dell’acqua”, precisa lo studioso ibleo.
È una monografia interamente a colori di 300 pagine e 368 fra foto e mappe che si compone di tre capitoli in cui sono descritti con linguaggio semplice ma senza sacrificare il rigore scientifico, nella prima parte gli aspetti generali geologici, geomorfologici e carsici del territorio Ibleo nell’ambito dei quali ricadono e si descrivono. Nella seconda, che è la parte più corposa, sono riportati gli aspetti carsici, naturalistici e storico-antropici delle più suggestive e spettacolari vallate (canyon e forre) che solcano il territorio ibleo centro-meridionale, fra cui le cave, così sono chiamate le valli negli Iblei e non hanno nulla a che vedere con le cave a cielo aperto scavate dall’uomo per l’estrazione di blocchi rocciosi, perché sono il risultato della incessante azione erosiva operata dagli agenti esogeni, quali sono l’acqua, il vento, le escursioni termiche diurne e stagionali, nonché quella operata dalla stessa vegetazione. Qui, Ruggieri propone escursioni alla scoperta delle peculiarità presenti lungo i percorsi riportati in apposite mappe. La terza parte, infine, è dedicata alle valenze geominerarie e all’archeologica industriale delle miniere di Cava Tabuna e Streppenosa.
Con questo bel volume, Ruggieri riesce sì a concretare anni di studi e di ricerca trascorsi con passione, spesso anche con fatica, alla scoperta di angoli incontaminati degli Iblei, ma nel contempo conduce per mano il lettore alla conoscenza di luoghi di straordinaria bellezza naturalistica, quali sono la Cava San Leonardo, la Cava della Misericordia, la Cava Paradiso, la Cava Volpe, la Cava Grande di Rosolini, la Cava del Prainito, la Cava d’Ispica, la Cava dei Servi, la Conca del Salto e le bellissime Gole della Stretta, luoghi ricchi di grotte, risorgenze, corsi d’acqua, laghetti e cascate. Ma questo volume vuole essere pure un contributo all’istituzione del sospirato e atteso da decenni del Parco nazionale degli Iblei.
GIUSEPPE SPERLINGA
1-geositi-parco-iblei-la-sicilia-15giugno2021 2-copertina-geositi-carsici-del-parco-degli-iblei 3-cascata-conca-del-salto 4-cava-misericordia 5-cava-paradiso 6-cava-prainito 7-gole-della-stretta