PERSEIDI E TRIANGOLO ESTIVO NEL CIELO DI CIELO AGOSTO 2021
Nelle serene notti di agosto, lontani dal disturbo del riverbero delle luci dei centri abitati, avremo la possibilità di ammirare il cielo stellato e tentare di riconoscere le principali costellazioni estive. Volgendo lo sguardo verso Nord, sarà facile individuare la Stella Polare e le costellazioni circumpolari, che sono quelle che non sorgono né tramontano mai perché sono presenti tutto l’anno. A Nord-Ovest, è facilmente riconoscibile l’Orsa Maggiore con il Gran Carro e, dalla parte opposta si nota la coppia regale formata dal re Cefeo a forma di casetta e dalla vanitosa regina Cassiopea a forma di “W”. Tracciando una linea immaginaria tra le due stelle che formano le ruote posteriori del Gran Carro e seguendola per cinque volte la loro distanza si arriva in prossimità della Stella Polare del Piccolo Carro dell’Orsa Minore. A sinistra di Cassiopea, vedremo la “Y” capovolta della costellazione del Perseo, dove vi è il radiante delle Perseidi, da cui apparentemente, nelle notti tra l’11 e il 13 agosto, sembra irradiarsi lo sciame meteorico originatosi dalla cometa Swift-Tuttle (l’ultimo passaggio al perielio dell’astro chiomato è avvenuto nel 1992 e il prossimo sarà nel 2126). Ricordiamo che per ammirare le scie luminose di questi suggestivi fuochi pirotecnici celesti che tutti chiamano “stelle cadenti” non occorre alcun strumento ottico, basta sedersi o sdraiarsi per terra e guardare il cielo a occhio nudo. Occorre, invece, un buon binocolo per individuare, tra Cassiopea e Perseo, il famoso Doppio Ammasso (Xi e Chi Persei) del Perseo formato da due ammassi stellari aperti di rara bellezza. Spostando lo sguardo un po’ più in basso, vedremo la costellazione di Andromeda: nelle notti buie e senza il chiarore della Luna potrete cercare qui il debole bagliore della galassia omonima, il più lontano oggetto visibile a occhio nudo; inoltre, una stella di questa costellazione fa parte del Quadrato di Pegaso, il cavallo alato nato dal sangue della Medusa decapitata da Perseo.
Ma, a dominare il cielo notturno di agosto, allo zenit, è ancora il Triangolo Estivo, i cui vertici sono formati dalle stelle Vega della Lira, Deneb del Cigno e Altair dell’Aquila. Il cielo meridionale è, invece, popolato dalle costellazioni del Sagittario con le nebulose Laguna e Trifida e dello Scorpione con Antares, che per luminosità e colore rivaleggia con Marte (Ares). Antares, che per gli astronomi è Alfa Scorpii, ma gli antichi Arabi la chiamarono Calbalacrab, che significa “cuore dello scorpione”, è l’astro più luminoso della costellazione ed è la sedicesima stella più brillante dell’intera volta celeste. Si tratta di una supergigante rossa situata a circa 600 anni luce dal Sistema solare, ha un raggio che è 850 volte quello del nostro Sole ed è una delle stelle più grandi conosciute. Sopra lo Scorpione, vi è l’Ofiuco, la famosa tredicesima costellazione zodiacale pervicacemente ignorata da coloro che quotidianamente ammanniscono oroscopi a beneficio dei creduloni sull’improbabile influenza esercitata sui destini umani dagli astri lontanissimi che formano le costellazioni, le quali non sono una realtà fisica, ma raggruppamenti arbitrari di stelle che solo un effetto prospettico le fa apparire vicine come se fossero associate tra esse sullo sfondo della volta celeste. Nel cielo orientale è già apparsa la costellazione dell’Acquario, seguita da quella dei Pesci, mentre sul versante opposto si avviano a tramontare la Vergine con la brillante Spica, il Boote (Bovaro o Bifolco) con la luminosa Arturo, il “guardiano dell’Orsa”, ed Ercole.
Rapido excursus planetario. Mercurio sarà visibile con difficoltà al tramonto, dopo il giorno di San Lorenzo. Pure il luminoso Venere e il pianeta rosso Marte saranno visibili dopo il tramonto. I giganteschi Giove, Saturno, Urano e Nettuno li potremo ammirare e osservare per tutta la notte (gli ultimi due con l’ausilio di un buon telescopio).
Per le congiunzioni del mese segnaliamo tra il falcetto della Luna e Venere alle 20 dell’11 agosto e, per i nottambuli, quelle tra la Luna piena prima con Saturno alle 3,30 del 21 e il giorno successivo alla stessa ora con Giove.
GIUSEPPE SPERLINGA