Stelle e Ambiente

Mese: novembre 2021

DEGRADO MERIDIANA OTTOCENTESCA BASILICA BENEDETTINI DI CATANIA

Il vergognoso stato di degrado in cui è stata fatta precipitare la monumentale basilica benedettina di San Nicolò l’Arena di piazza Dante, a Catania, è inaccettabile e indegno di una città civile. Viene spontaneo chiedersi se in questa città esiste una Soprintendenza ai Beni Culturali e, se ne abbiamo una a Catania, come mai non ha ancora ritenuto di intervenire con adeguati interventi restauro conservativo?
Agli inizi dello scorso mese di ottobre, nella qualità di presidente dell’associazione “Stelle e Ambiente”, ho invitato il prof. Giovanni Grasso, presidente della Settima Commissione Cultura del Comune di Catania, a effettuare un sopralluogo nella chiesa per segnalare sia il pietoso stato di abbandono dei singoli altari laterali, sia la scarsa pulizia della splendida Meridiana di Sartorius e Peters, autentico “gioiello” della Gnomonica ottocentesca che il mondo intero ci invidia, oltraggiata per mesi da un lacero e sporco tappeto che la occultava nella parte centrale e da un consunto cordoncino che ne delimita i limiti. L’impegno del prof. Grasso, persona di rara sensibilità culturale, non è venuto meno che ha subito reperito i fondi necessari per attivare tutti gli interventi necessari al fine di restituire dignità e decoro all’antica Meridiana.
Nell’eccellente articolo a tutta pagina della cara amica e collega giornalista Pinella Leocata, che ringrazio per il suo impegno civile, pubblicato oggi 8 novembre 2021 sul quotidiano “La Sicilia” di Catania, potrete leggere in quale penoso stato di abbandono si trova il monumentale tempio benedettino.
Giuseppe Sperlinga
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APPARE IL GIGANTE ORIONE NEL CIELO DI NOVEMBRE
Nel cielo di novembre sono ancora presenti le costellazioni di Andromeda con la sua omonima galassia spirale simile alla nostra ma molto più grande, di Pegaso, riconoscibile per il suo celebre Quadrato ai cui vertici vi sono quattro stelle, una delle quali appartiene ad Andromeda, e del Cigno con la luminosa Deneb. Intanto, a oriente, sono già apparse le costellazioni che domineranno i cieli dei mesi invernali: l’Auriga con la brillantissima Capella (la mitologica Capretta che allattò Giove) e il Toro con la rossa Aldebaran e gli ammassi aperti delle Pleiadi e delle Iadi, la cui apparizione in cielo preannuncia l’imminente arrivo del gigante Orione, il grande cacciatore ucciso dallo Scorpione, il quale si affretta a tuffarsi oltre l’orizzonte occidentale se vuole evitare di essere trafitto dalle sagitte scoccate dal Sagittario. Il Toro è seguito dalle costellazioni dei Gemelli, del Cancro e del Leone. Orione è già visibile nelle prime della notte nel cielo sud-orientale insieme con l’inseparabile brillantissima Sirio del Cane Maggiore. È, invece, assai scarno di stelle appariscenti il cielo meridionale, con la sola eccezione di Fomalhaut, la stella più luminosa della costellazione del Pesce Australe. Sempre a Sud, sono visibili le costellazioni dell’Aquario, dei Pesci e dell’Ariete. Nel cielo settentrionale, il Gran Carro dell’Orsa Maggiore molto basso sull’orizzonte, ma dalla parte opposta spicca l’inconfondibile “W” di Cassiopea con accanto la tenue casetta di Cefeo.
Passiamo alla consueta carrellata planetaria. All’inizio del mese, il minuscolo Mercurio sorge un’ora e mezza prima del Sole e sarà rintracciabile a oriente. Poi s’abbassa progressivamente sull’orizzonte fino a sparire di scena. Il luminosissimo Venere continuerà a brillare per quasi tre ore dopo il tramonto del Sole. Il pianeta rosso, Marte, lo rivedremo prima dell’alba a oriente, ma sarà bassissimo sull’orizzonte e quindi difficile da avvistare. Il gigantesco Giove appare già al crepuscolo e continua a dominare il cielo sud-occidentale. L’osservabilità del pianeta degli anelli, Saturno, è simile a quella di Giove, ma tramonta un’ora e mezza prima. Urano è osservabile con l’ausilio di un telescopio per tutta la notte nel cielo orientale appena fa buio. Nettuno, infine, è rintracciabile a Sud nella prima parte della notte.
La sera dell’8 novembre, la Luna sarà in congiunzione con il pianeta Venere nel cielo sud-occidentale. Nella serata dell’11 novembre potremo osservare il solito ménage a trois tra la Luna al primo quarto e i due giganti del Sistema solare Giove e Saturno proiettati tra le stelline della costellazione del Capricorno. Suggestivo pure, nella notte del 19 novembre, l’incontro tra la Luna e gli ammassi delle Pleiadi e delle Iadi, nella costellazione del Toro.
GIUSEPPE SPERLINGA
La Nebulosa di Orione nella bellissima foto del mio indimenticato alunno Giovanni Lombardo, poliziotto-astrofilo a Bari.
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