Il quotidiano “La Sicilia” di oggi, 1° marzo 2022, pubblica la consueta rubrica mensile di divulgazione astronomica dedicata al cielo di marzo, il mese dell’equinozio primaverile.
La tirannia dello spazio ha imposto il taglio degli ultimi due paragrafi dell’articolo a firma di chi scrive.
Per coloro che fossero interessati alla lettura, ecco qui di seguito il testo integrale.
Buona lettura!
G.S.
(La foto delle Pleiadi è dell’ottimo amico ed eccellente astrofotografo Franco Traviglia, cui vanno i miei auguri per una pronta guarigione e ritorno alla fotografia astronomica in quel di Scordia.)
DANZE PLANETARIE MATTUTINE NEL CIELO DI MARZO 2022
Quest’anno l’equinozio primaverile cade domenica 20 marzo, alle 16.33. Quel giorno, il dì avrà la stessa durata della notte ovunque; a mezzogiorno, il Sole sarà allo zenit sull’equatore; avrà inizio la primavera nell’emisfero boreale e l’autunno in quello australe; i Poli terrestri saranno tagliati in due parti uguali dal circolo d’illuminazione; il Sole sorgerà e tramonterà, rispettivamente, a Est e a Ovest e si troverà nel “Punto gamma o d’Ariete”, così detto perché, duemila anni fa, era proiettato tra le stelle della costellazione omonima, oggi non più: a causa della precessione degli equinozi, la nostra stella diurna transita tra le stelle dei Pesci. Per i Cristiani, la data dell’equinozio primaverile è importante ai fini del calcolo della data della Pasqua, che cade la prima domenica (17 aprile) successiva al plenilunio (16 aprile) che segue l’equinozio di primavera.
Quello di marzo è un cielo diviso a metà: a occidente, sono ancora presenti le costellazioni invernali con il Toro con la rossa Aldebaran, i Gemelli con Castore e Polluce, Orione con il fedele Sirio del Cane Maggiore; dalla parte opposta, nell’orizzonte orientale, ha già fatto la sua apparizione la Vergine con la splendente Spica. Nel cielo meridionale, campeggia l’inconfondibile silhouette del Leone, la costellazione che annuncia l’arrivo della primavera. La stella più luminosa è Regolo (il Piccolo Re, come la chiamò il celebre astronomo polacco Niccolò Copernico), ma in realtà è un sistema formato da due coppie di stelle che orbitano l’una intorno all’altra. Nella mitologia greca, è il leone che nella città di Nemea distruggeva ogni cosa e uccideva chiunque incontrasse. Ercole, dopo averlo strangolato in una delle sue dodici fatiche, si rivestì della sua pelle e utilizzò la testa come elmo. A questa costellazione è legato il termine “Solleone”, il cui significato non è, come si crede, riferito al caldo particolarmente intenso in estate, ma al fatto che il Sole transita tra le stelle della costellazione del Leone. A Nord-Ovest, troviamo la caratteristica “W” della vanitosa regina Cassiopea e, tra questa e il Toro, vi è la costellazione del Perseo. A Nord-Est, proprio sotto l’Orsa Maggiore e a sinistra della Vergine, ecco spuntare la costellazione a forma di aquilone del Bootes (Bovaro o Bifolco) con la luminosa Arturo, che con Denebola e Spica forma l’asterismo del “Triangolo di Primavera”.
Chi ama alzarsi prima dell’alba, avrà modo di osservare quattro dei cinque pianeti visibili a occhio nudo: Mercurio (fino al13), Venere, Marte e Saturno, cui s’aggiungerà dal 26, pure Giove, tutti nell’orizzonte orientale. Urano sarà osservabile, con un telescopio, in prima serata a Ovest, nella costellazione dell’Ariete, mentre Nettuno sarà invisibile essendo, il 13, in congiunzione col Sole, tornerà a essere osservabile alla fine del mese, nel cielo orientale tra le stelle della costellazione dell’Acquario. Da non perdere le congiunzioni mattutine tra Venere e Marte (ore 5 dell’11) e la danza celeste della Luna con Marte, Venere e Saturno (alle 4.45 del 28) e quella serale tra la Luna quasi al primo quarto e le Pleiadi (alle 20 dell’8).
Venerdì 11 marzo, torna l’annuale appuntamento con “M’illumino di meno”, l’iniziativa di Caterpillar, la trasmissione di Rai Radio2, che quest’anno giunge alla diciottesima edizione. Stavolta, Caterpillar, punta sul ruolo propositivo e trasformativo della bicicletta e delle piante, e inviterà cittadini e amministrazioni comunali di tutt’Italia sia allo spegnimento simbolico delle luci di case, edifici pubblici, piazze, monumenti, sia a pedalare e a piantare alberi per sensibilizzare tutti al risparmio energetico e a riscoprire il cielo notturno ormai reso invisibile dal riverbero delle troppe luci cittadine, molte delle quali inutilmente rivolte verso l’alto.
L’ora legale, infine, entrerà in vigore alle 2 di domenica 27 marzo fino alle 3 di domenica 30 ottobre. L’Italia porterà avanti di sessanta minuti le lancette dell’orologio, un’operazione che finora ci ha permesso di risparmiare svariati miliardi di euro. Sarà l’ultima volta? Ancora non è dato sapere.
GIUSEPPE SPERLINGA