Stelle e Ambiente

Mese: agosto 2022

Il quotidiano “La Sicilia” di oggi, martedì 30 agosto 2022, pubblica la consueta rubrica dedicata alla divulgazione astronomica a firma di chi scrive.
Ecco, qui di seguito, il testo integrale dell’articolo che ha dovuto subire un piccolo taglio per esigenze di spazio.
Buona lettura!
G.S.
PEGASO, IL CAVALLO ALATO CHE GALOPPA NEL CIELO DELL’EQUINOZIO AUTUNNALE
Il 4 settembre ricorre il decimo anniversario della scomparsa del giornalista e astrofilo Luigi Prestinenza. Gli anni passano, ma il ricordo di Prestinenza, che firmava questa rubrica con lo pseudonimo “Scrutator”, è sempre vivo, perché fu un uomo che amò la Cultura e, per una quarantina d’anni, divulgò l’Astronomia nelle scuole e tra la gente con corsi, seminari, conferenze e serate astronomiche con l’uso di telescopi.
In settembre, il periodo d’illuminazione (il dì) continuerà ad accorciarsi fino al giorno dell’equinozio d’autunno, che quest’anno cade alle 3,04 di venerdì 23, giorno in cui avrà la stessa durata di quello di oscurità (la notte). Il Sole sorgerà e tramonterà rispettivamente a Est e a Ovest, a mezzogiorno sarà allo zenit sull’Equatore e passerà per il “Punto omega o punto della Bilancia” (l’intersezione tra il piano dell’equatore celeste e quello dell’orbita terrestre), il circolo di illuminazione divide in parti uguali i due poli Nord e Sud, ha inizio l’autunno nell’emisfero boreale e la primavera in quello australe.
A occidente, le costellazioni estive di Ercole, Lira, Ofiuco, Aquila e Sagittario si avviano lasciare la scena celeste a quelle autunnali di Andromeda, Ariete, Pesci e Toro, già apparse sull’orizzonte orientale. Alte nel cielo, sopra le nostre teste, continuano a dominare le costellazioni del Cigno (la “Croce del Nord”) con la supergigante bianca Deneb (in arabo significa “coda”) una stella sessantamila volte più luminosa del nostro Sole, di Cefeo (riconoscibile per la sua forma a casetta) e della minuscola e poco appariscente Lucertola. Volgendo lo sguardo verso Sud, spiccano l’Acquario, Capricorno, Delfino, Cavallino, Gru e Microscopio. Dalla parte opposta, verso Nord-Est, si riconosce la “W” di Cassiopea, l’Auriga con la brillante Capella (la capretta Amaltea, nutrice dell’infante Zeus sul monte Ida), a Nord vi sono le due Orse Maggiore e Minore, a Nord-Ovest il Bifolco (Boote o Bovaro) con i Cani da Caccia e il Drago. Ma la vera protagonista del cielo settembrino è la costellazione di Pegaso, il cavallo alato che a briglia sciolta galoppa tra le stelle del cielo dell’equinozio autunnale. È facile da individuare, alto a Sud-Est, con il celebre asterismo “Quadrato di Pegaso”, in un vertice del quale vi è una stella della vicina costellazione di Andromeda. Nella mitologia classica, Pegaso era un cavallo alato nato dal sangue della Medusa, una delle tre Gorgoni (le altre due erano Steno ed Euriale) che avevano il potere di pietrificare chiunque le avesse guardate negli occhi. Perseo, dopo aver decapitato Medusa eludendone lo sguardo attraverso il suo scudo, in groppa al destriero celeste riuscì a liberare la bella Andromeda che, legata a uno scoglio, stava per essere divorata dall’orribile mostro marino Cetus. Pegaso fu determinante pure nell’impresa di Bellerofonte (l’uccisore del re di Corinto, Bellero) contro la Chimera, leggendario mostro che aveva il corpo di capra, la coda di drago, la testa di leone e dalle sue fauci sputava fuoco.
I pianeti. Mercurio è visibile, a Ovest, dopo il tramonto, fino alla prima metà del mese. Venere è, invece, osservabile a Est, prima del sorgere del Sole, mentre Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono visibili nelle ore notturne. Tra le congiunzioni di questo mese, vale la pena perdere qualche ora di sonno o fare una levataccia mattutina per osservare alle 4.45 di lunedì 5 il “bacio” tra Venere e Regolo (il “Piccolo Re”, secondo Copernico), la stella più luminosa della costellazione del Leone che, in realtà, non è un singolo astro, ma un sistema quadruplo formato da due coppie di stelle che ruotano l’una intorno all’altra; alle 2 di venerdì 9, l’incontro ravvicinato tra Marte e Aldebaran, la stella gigante arancione più luminosa della costellazione del Toro; all’1.35 di sabato 17, infine, il “balletto” tra la Luna all’ultimo quarto, il pianeta rosso Marte e l’occhio rossastro del Toro, Aldebaran.
GIUSEPPE SPERLINGA
CIELO DI SETTEMBRE2022 LA SICILIA 30AGOSTO 2022 JOHANNES HEVELIUS URANOGRAPHIA PEGASO