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ECLISSI PARZIALE DI SOLE E PIOGGIA DI STELLE CADENTI NEL CIELO AUTUNNALE DI OTTOBRE

ECLISSI PARZIALE DI SOLE E PIOGGIA DI STELLE CADENTI NEL CIELO AUTUNNALE DI OTTOBRE

Ottobre sarà un mese ricco di avvenimenti celesti. L’evento il più atteso è l’eclissi parziale di Sole di martedì 25: la Luna sarà nuova e si troverà nel nodo di congiunzione, si troverà in linea tra la Terra e la nostra stella diurna. Sperando nella collaborazione delle condizioni meteorologiche, potremo assistere a questo suggestivo fenomeno dalle 11.20 in poi e sarà ben visibile dalla nostra penisola. Ne riparleremo a suo tempo in maniera dettagliata. Nel frattempo dotiamoci di vetri da saldatore con indice di protezione pari o superiore a 14 acquistabili nei negozi di ferramenta oppure degli speciali occhialini in “mylar” (filtri composti da due strati sottili di polietilentereftalato separati da un foglietto di alluminio per impedire ai raggi solari di danneggiare la retina) facilmente reperibili nei negozi di ottica oppure on line. Ovviamente, pure gli strumenti di osservazione dovranno essere dotati di appositi filtri. Si raccomanda di non guardare mai direttamente il Sole, né a occhio nudo, né – peggio – con binocoli o telescopi, perché può causare danni irreversibili alla retina e persino la cecità. Da escludere assolutamente l’uso di occhiali scuri da Sole, vetri affumicati fai da te, di code di vecchie pellicole fotografiche e di lastre radiografiche.

 Nel corso del mese, l’osservazione di Saturno e Giove sarà ancora ottimale, con la Luna che li incontrerà nelle sere tra il 5 e l’8, mentre prima dell’alba del 15 ci sarà la congiunzione con il pianeta rosso, Marte. Due gli sciami meteorici di rilievo nel cielo di ottobre: le Draconidi, tra l’8 e il 9, con radiante (il punto dal quale sembrano provenire le scie luminose) nella testa della costellazione del Drago, e le Orionidi, tra il 20 e il 23, le stelle con radiante nei pressi della costellazione di Orione.

Nel cielo astronomico di ottobre il Triangolo Estivo è ancora visibile in prima serata, Sagittario e Capricorno si avviano a tramontare verso ovest, oltre il quale si è già tuffato lo Scorpione, l’uccisore del grande cacciatore Orione, la cui costellazione comincia a far capolino nel cielo orientale insieme con l’Ariete e il Toro con Aldebaran. Nel cielo meridionale si notano le poco appariscenti costellazioni dell’Acquario e dei Pesci, mentre in quello settentrionale ruotano attorno alla Polare le costellazioni circumpolari, vale a dire l’Orsa Maggiore, Cefeo, Cassiopea con la bella nebulosa Cuore (nella foto di Franco Traviglia), Drago, Giraffa e Lince. Nel cielo di Nord-Est ci sono i Gemelli, l’Auriga con la luminosa Capella e il Perseo con il Doppio Ammasso Xi e Chi Persei e la Nebulosa California. Allo zenit, spicca la costellazione di Andromeda con l’omonima galassia M31 (nella foto di Franco Traviglia) l’unica visibile a occhio nudo e, nei pressi, noteremo la coppia regale Cefeo e Cassiopea e il cavallo alato Pegaso. A Nord-Ovest, infine, il Bovaro (Boote o Bifolco) ed Ercole.

I pianeti. Il piccolo Mercurio sarà visibile tra le stelle della Vergine prima dell’alba fino a metà del mese, poi si avvicina sempre più al Sole col quale sarà in congiunzione nel mese di novembre. Il luminoso Venere sarà visibile tra le stelle della Vergine (alla fine del mese passa nella Bilancia) all’alba fino al 2. Marte lo vedremo in seconda serata per gran parte della notte tra le stelle del Toro, ma a fine mese il pianeta rosso sorgerà dopo il tramonto per a notte fonda; il 30 invertirà il suo moto apparente da diretto a retrogrado e apparirà in cielo stazionario. Giove continuerà a essere visibile per tutta la notte proiettato tra le stelle dei Pesci. Saturno si vedrà per gran parte della notte nel Capricorno. Urano e Nettuno, infine, saranno visibili per tutta la notte, il primo nella costellazione dell’Ariete, il secondo in quella dell’Acquario.

Il dì continua ad accorciarsi e avrà la minima durata il 21 dicembre, giorno del solstizio invernale. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 torneremo all’ora solare spostando indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Sarà l’ultima volta di questo stucchevole “balletto delle lancette” cui siamo sottoposti, ininterrottamente, sin dal 1966? Ancora non è dato sapere. È certo che, oggi più che in passato, è prepotentemente balzata alla ribalta l’idea di mantenere per sempre l’ora legale tutto l’anno che ci consentirebbe di risparmiare energia.

                                                                                   GIUSEPPE SPERLINGA

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