UN BELLISSIMO NOVEMBRE ASTRONOMICO
Quello di novembre è un cielo ricco di eventi astronomici, dalle cinque fasi lunari alle “stelle cadenti” delle Tauridi e delle Leonidi, dalle congiunzioni Luna-pianeti-Pleiadi alle costellazioni tipicamente autunnali.
Insomma, se le nuvole ci saranno amiche e staranno alla larga, sarà un bellissimo novembre astronomico da non perdere, sera per sera ci offrirà qualcosa da osservare a occhio nudo o con un piccolo binocolo e/o telescopio.
Il quotidiano “La Sicilia” di oggi, mercoledì 2 novembre 2022, pubblica la consueta rubrica mensile del cielo, a firma di chi scrive, dedicata ai fenomeni astronomici del cielo novembrino. Ricordo che quella del cielo è la rubrica più longeva del quotidiano catanese essendo stata ideata e curata agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso dal giornalista e astrofilo Luigi Prestinenza, scomparso all’età di 83 anni nel settembre 2012.
E’ doveroso citare che la foto al centro dell’articolo è di Giovanni Lombardo, poliziotto e astrofilo catanese trapiantato a Bari, nonché mio ex allievo liceale, cui vanno i miei complimenti per la bella immagine di Giove. Le altre immagini sono tratte dal sito dell’Unione Astrofili Italiani (www.uai.it) e internet.
Giuseppe Sperlinga
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CINQUE FASI LUNARI NEL CIELO DI NOVEMBRE
Dal punto di vista astronomico, parafrasando il celebre romanzo di Ercole Patti, sarà un bellissimo novembre. La Luna, per la seconda volta quest’anno (la prima è stata in aprile), mostrerà cinque fasi: inizia e chiude il mese con il Primo Quarto, poi avremo il Plenilunio l’8, l’Ultimo Quarto il 16 e il Novilunio il 23. L’8 ci sarà un’eclissi totale di Luna, ma non sarà visibile dall’Italia.
Il cielo notturno novembrino farà faville, nel senso che sarà solcato da diversi sciami meteorici, le cosiddette “stelle cadenti”: il 6, alle 18, avremo la massima attività delle Tauridi meridionali, mentre il picco delle Tauridi settentrionali si avrà alle 17.30 del 12. Entrambi gli sciami sono originati dalla cometa 2P/Encke e prendono il nome dal loro radiante (il punto del cielo da cui sembrano provenire) che si trova nella costellazione del Toro. Ma il vero spettacolo pirotecnico del cielo notturno sarà assicurato, tra il 17 e il 19 novembre, con 10-15 meteore ogni ora, dallo sciame delle Leonidi, originatosi dai detriti della cometa 55P/Tempel-Tuttle. Questi frammenti cometari, penetrando nell’atmosfera terrestre alla velocità di 72 km/s, vaporizzano e lasciano la bella scia luminosa, alla cui visione affidiamo i nostri desideri, che con i tempi che corrono sono davvero tanti. Si chiamano Leonidi perché il loro radiante è situato nella “falce” della costellazione del Leone.
Il 23 novembre, il Sole passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione, dove vi rimarrà per soli sette giorni, perché il 30 entra nell’Ofiuco (la tredicesima costellazione zodiacale ignorata dagli astrologi) e vi rimarrà fino al 17 dicembre: coloro che sono nati in questi 18 giorni continueranno a leggere l’oroscopo di un altro, ammesso e non concesso che astri lontanissimi tra essi e da noi, uniti dalla fantasia umana, possano influire sul futuro di un individuo.
Rapido sguardo ai pianeti. Mercurio sarà inosservabile perché in congiunzione con il Sole, lo rivedremo alla fine del mese poco dopo il tramonto del Sole, molto basso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta insieme con Venere. A dominare il cielo notturno nell’orizzonte meridionale saranno il pianeta rosso Marte, il gigantesco Giove, il vero Signore degli anelli, Saturno, e gli altri due pianeti gassosi Urano e Nettuno. Tra le congiunzioni della Luna segnaliamo l’1 l’incontro ravvicinato con Saturno tra le stelle della costellazione del Capricorno; il 4 con Giove nella costellazione dei Pesci; il 9 con l’ammasso aperto delle Pleiadi e la stella gigante arancione Aldebaran della costellazione del Toro; l’11 novembre con Marte; il 29 ancora con Saturno.
Nel cielo orientale sono già apparse le costellazioni invernali: il Toro, i Gemelli, l’Auriga, il Cancro, il Leone e, a Sud-Est, il gigante Orione con i fedeli Sirio del Cane Maggiore e Procione del Cane Minore. Dalla parte opposta, a Nord-Ovest, si avviano a lasciare la scena celeste Ercole e il Triangolo Estivo, ai cui vertici brillano Altair dell’Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno; a Sud-Ovest, il Capricorno e l’Acquario. Da Est a Ovest, passando per lo Zenit, un cielo buio ci offrirà la spettacolare visione della Via Lattea, la nostra galassia. Nel cielo settentrionale spiccano le due Orse, il Bovaro (Boote), il Dragone e la coppia regale formata dalla regina Cassiopea e dal re Cefeo. Nel cielo meridionale, infine, si notano i Pesci, l’Ariete, il Perseo, Andromeda e Pegaso.
GIUSEPPE SPERLINGA